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1139. Francesco Sforza al capitano della Martesana (1451 ottobre 22 Piacenza).

Francesco Sforza ordina al capitano della Martesana di far riavere, indipendentemente da qualsiasi disposizione o statuto, ad Angelo da Gubbio, cavallaro ducale, il cavallo da lui prestato oppure l'equivalente in denaro.

Domino Petro Paulo, capitaneo Marthesane.
Angniolo da Ugubio, nostro cavallaro, ce ha significato che, havendo prestato uno suo ronzino ad uno, del cuy vuy doveti essere informato, gli ha perso et smarito il cavallo in modo non lo pò havere, et anche non pò consequire el conveniente et debito pretio d'esso, il perché non pò cavalcare et fare li facti nostri. Per la qual cosa volimo et te commettimo che al dicto Angelo faciati rasone summaria per la consecutione d'esso suo cavallo o del rasionevel pretio, et hoc nonobstante decreto et ordine aut statuto che desponesse vuy non poter far rasione de vintecinque libre imperiali in suso, et spazatilo subito perché possa cavalcare, quando gli sarà commandato, per li facti nostri, ita tamen che la parte non habia dingna casone de querelarse. Data ut supra.
Iohannes.