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1144. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1451 ottobre 23 Piacenza.

Francesco Sforza fa sapere al luogotenente di Lodi che intende punire i provvisionati che a Comazzo hanno commesso furti e hanno avuto quei comportamenti da lui denunciati. Vuole che prenda uno di loro per punirlo esemplarmente. D'accordo con Boschino rinchiuda detti malfattori nella rocca di Cassano e facciano loro restituire quanto da loro rubato.

Locumtenenti Laude.
Havemo recevute le toe littere et inteso quanto per esse ne scrivi delle robarie corse et dishonesti modi hanno facto et fanno tucto el dì quelli nostri provisionati stano ad Comazo. Al che, respondendo, te dicemo che noy havemo de questo preso admiracione et dispiacere tanto quanto dire se potesse. Et perché del certo desideramo pur de far castigare uno de quisti malfactori in modo che dagano exempio ali altri, scrivemo ad Boschino (a) che, intendendose con (ti) debia tenere modo et via de havere nelle mano quisti malfactori et fare restituire tucte le cose hanno robbate, et loro meterli nella rocha de Cassano, acioché poy li possiamo castigare como ne parerà. Siché te porray intendere cum luy et tutti duy insieme teneriti modo con omni vostra cura et diligencia che se habiano questi malfactori et se restituisca tutto quello trovareti habiano robato a chi l'hanno tolto, che non gli manchi un punctal de stringa, avisandone del tucto como havereti seguito. Ala parte del'aviso ne day del conte Iacomo, non te dicemo altro, se non che te commendiamo et confortamo per l'avenire de tucto quello sentiray a fare el simile. Placentie, xxiii octobris 1451.
Cichus.

(a) Boschino in interlinea su Foschino depennato.