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1159. Francesco Sforza a Filippo d'Ancona 1451 ottobre 25 Pizzighettone.

Francesco Sforza scrive a Filippo d'Ancona circa i lavori del castello di Milano, in particolare quelli nella camera grande; delle dimensioni desiderate per le fondamenta da farsi verso porta Vercellina, chieda a maestro Giovanni dalla Porta di quello ha fatto verso porta Cumana.

[ 274v] Filippo de Anchona.
Havimo recevuto una toa lettera et inteso quello ne scrivi del lavorerio facto ad quello nostro castello, cioè dela caneva della torre è spaciata et ordinata et delle botte sono aconze dela camera grande sopra la volta è fornita, salvo del camino et della lectera, de quello è facto al sollaro de mezo et ad quello de sopra, et dele altre cose ne scrivi, restamo del tutto advisati et piacere quanto hay facto; respondendo solamente alle parte necessarie, te dicimo attendi ad fare fornire la lectera et lo camino et sorare la camera grande, siché sia del tutto fornito, come te havimo scripto. Alla parte del fondamento da soripare, fondare et murare fina al redondono verso porta Vercellina, quale faray incantare et lo quale è ad soldi 40 lo miliaro, te dicimo che ne pare sia troppo alto, siché lo faray reincantare, che siamo certi se redurà ad mancho; et consilandoti cum li magistri se intendeno de questo facto, poray deliberarlo per quello sia honesto et rasonevelo perché questo facto remettemo ad ti, et como sequiray ne avisa; cossì ne advisa chiaramente dela opera è facta al muro verso porta Cumana et al fondamento che fa lavorare magistro Iohanne dalla Porta. La lettera de credenza nel lacho Maiore et quella diretiva ad Nicolò da Palude te mandiamo como richiedi, siché sollicita mò se habiano dinari, che non se perda tempo ad quello lavorerio. Pizleonis, xxv octobris 1451.
Cichus.