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1178. Francesco Sforza a Luigi Bossi 1451 ottobre 28 Cremona.

Francesco Sforza scrive a Luigi Bossi per i denari che il nipote deve per il priorato di Volterra e che devono essere dati a Gaspare da Sessa. Gli fa presente quale buon affare sia stata la concessione di detto priorato ricordandogli che il vescovo di Como ha confermato che l'entrata del priorato ascende a ducati secento.

Domino Aluysino Bossio.
Perché el strenuo Gasparro de Sessa, nostro conductero, al quale havevamo assignati ducati ccccl che restano ad pagare ad vostro nepote per lo priorato de Voltore, che sonno el supplimento dela summa de ducati dc, segondo che una volta l'havimo taxato, ce fa l'instantia de dicti (a) dinari et dice che fina qui non ha potuto havere se non ducati ccl et li restano anchora cc, havimo voluto intendere perché mancha che non possi conseguire dicti dinari; et la rasone quale ne adduce Francesco Maletta, che sonno quelle medesime che anche vuy allegate, ad dire el vero non ne satisfanno puncto perché, como doveti haver inteso, la intrata d'esso priorato et per informatione quale havimo dal reverendo domino lo vescovo da Commo et da altri, ascende molto bene ad li ducati secento, et sapeti che altri che cerchesseno questo priorato, quali havimo per vostro amore, ne offerivano più dinari. Pertanto vi confortiamo et carichamo vogli, vogliati (b) provedere ch'el dicto Gasparro habia el dicto resto, che sonno fiorini cccc; et in questo non siano più difficultà. Voriamo bene se potessimo, non solum de quelli ma del tucto farvi gratia, ma non sapiamo donde provedere al dicto Gasparro per altro modo per il bisongno nostro quale è grande, como sapete. Data Cremone, die xxviii octobris 1451.
Cichus.

(a) dicti ripetuto.
(b) Così A.