Registro n. 6 precedente | 120 di 1271 | successivo

120. Francesco Sforza a Stefano Zaccaria 1451 giugno 28 Lodi

Francesco Sforza scrive a Stefano Zaccaria, podestà di Casalmaggiore, ringraziandolo della raccomandazione fattagli di Cristoforo Ruggeri. Si dice sorpreso che abbia speso quattrocento ducati per quella rocca e che abbia preso in prestito centotrenta staia di frumento oltre a quelli di cui in altre lettere gli ha scritto. Non gli pare, infine, di avergli mai parlato del vino da dare ai fanti.

[ 36r] Stephanino Zacharie, potestati Casalis Maioris.
Havemo recevuto le tue lettere de dì xxiiii et xxiii del presente et inteso le continentie d'esse. Al'ultima non ce occorre fare altra resposta, se non che haverimo ala mente le recomendatione ce fay de Christoforo de Rogieri, de quella nostra terra, et de quella rocha prenderimo sicureza como ci scrivi. Al'altra, respondendo, ne meravigliamo habbi impermutati et che siano despisi in la fabrica de quella rocha li quatrocento ducati deli quali scrivi, parendoce che de dicti denari fosse stato facto magiore hedifitio de quello, pur non de mino nel nostro venire lì vorimo molto ben vedere et intendere dove sonno andati tanti denari et depoy quello serà da fare dal canto nostro non mancharimo in niente. Similiter ne meravigliamo de centotrenta stara de frumento scrivi haverte facto imprestare da quelli homini, ultra quello che per altre lettere dici haverne scripto, et etiam ultra il vino per dare ad quelli fanti, perché ad nuy non recorda haverte may né scripto né comandato dovessi fare le expese ad li fanti predicti, pur tamen speramo essere presto là et haverimo caro de intendere il tucto. Circha quanto ne scrivi del facto dela rocha et il termine che al presente se trova, del che Serafino ce ne ha anchora informato, non dicemo altro, se non che tucto ce piace, confortandote una cum Angelo ad la sollicitudine et liveratione d'essa. Data Laude, xxviii iunii 1451.
Andreas Fulgineus.