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121. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi 1451 giugno 28 Lodi

Francesco Sforza scrive ad Angelo da Caposilvi che riterrà per raccomandati Bettino e Serafino e la loro squadra. Gli è piaciuto il disegno della rocca portatogli da Serafino e vuole che con sollecitudine prosegua a liverarla. Dice che farà in modo di inviare le cento lance di cui hanno bisogno i fanti di Francesco da Bologna, che si trovano senza armi. Spera che quelli di Parma gli abbiano inviato altri cento ducati, con i quali continuerà a fare quanto gli resta per quella costruzione.

Angelo de Caposilvis.
Veduto quanto ne scrivi per tre toe lettere, te respondemo che vederimo de dare spacciamento et havere per ricomandati Bettino et Serafino et la loro squadra, del qual Serafino restamo avisati dela fabrica et conditione de quella (a) rocha, benché assay l'habiamo compresa per lo designo ce ha portato, quale assay ce piace, et adtenderay cum sollicitudine ad prosequire in liverarla, per modo che, quando serimo lì, possiamo assay meglio comendare la diligentia toa. Le lanze cento, dele quali ce scrivi, per quelli fanti de Francisco da Bologna che sonno senz'arme, vederimo de mandarli de qua Christoforo di Rogeri, del quale l'altra lettera ce scrivi in suo (b) servitio haverimo per ricomandato. Quanto al'altra lettera circha'l potere supplire ala expesa occorre per quella fabrica, et cetera, nuy scripsimo ad questi dì ad Parma te fosse resposto de cento altri ducati, quali non dubitamo che, ala recevuta de questa, li haveray havuti, cum li quali andaray deretro ad fare quanto li resta. Et piacene siano forniti li teragli et che sia dato principio ad spaltare et fare la strada de Po et similiter delo accrescimento dela torre. Circha tucto te confortamo essere sollicito et vigile, per modo che quando serimo là, che serà presto, ce resti pocho da fare. Data ut supra.
Andreas Fulgineus.


(a) de quella in interlinea.
(b) Segue favore depennato.