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1214. Francesco Sforza al commissario di Como 1451 ottobre 29 Cremona.

Francesco Sforza vuole che, cessata la peste a Como, il commissario di quella città rientri. Dispone poi che Gaspare da Sessa si trasferisca a guardia di Como con centocinquanta fanti, che il duca, al suo ritorno da Parma, manderà a Cassano.

[ 287r] Commissario Cummarum.
Havendo nuy sentito che, per la Dio gratia, la peste è pur assay cessata in la nostra cità de Commo, a nuy pare che tu gli debbi andare et metterte dentro dicta cità. Et etiandio volimo che tu li induchi el strenuo Gasparro da Sessa cum centocinquanta fanti di suy, tolendoly in quelli lochi che sonno più agravati et che le tene cum più sinistro, et cum dicti fanti habii l'ochio al penello et attendi a bona guardia dela cità fina tanto che tornarimo da Parma, che poy volimo mandare tutti quilli ad Cassano. Le alligate (a) se drizano al dicto Gasparro, che venga anchora luy dentro cum li fanti, siché mandagheli et subinde avisarane de receptione presentium et quanto haveray facto sopra ciò. Cremone, die xxviiii octobris mccccli.
Cichus.

(a) le alligate ripetuto.