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1229. Francesco Sforza a Paolo Pinzamatto, capitano del divieto di Alessandria 1451 novembre 1 Cremona.

Francesco Sforza informa Paolo Pinzamatto, capitano del "deveto" di Alessandria, di aver scritto a Giovanni da Barbiano e ad Antonio Campofregoso per la vertenza sorta con gli uomini di Novi per il furto di una cavalla carica di grano; a Paolo, risolvere la vertenza tra le parti.

Paolo de Pinzamattis, capitaneo devetus Alexandrie.
Per rispecto de una cavalla carica de grano che era de uno da Nove, hanno presa li famigli de conte Zohanni da Balbiano, nostro commissario, è intervenuto che l'una parte e l'altra hanno presi altri animali et anque sonno detenuti quattro de nostri homini ad Nove, siché noi per hoviare ad li scandali, havemo scripto ad miser Zohanne da Balbiano restituisca li buovi che ha facto detenere et anque scrivemo ad misser Antonio da Campofregoso facia liberare li homini detenuti et restituire el cavallo. Dela cavalla et formento, havemo scripto ad ogniuna dele parte che volemo che tu cognoschi de ragione di chi deve essere. Et cusì per la presente ti commettemo che [ 290v] debii bene investigare et vedere di chi la dicta cavalla debia essere et giudichi puoi sopra de zò quanto la ragione comanda, ita che nissuna dele parte si possa iuriticamente lamentare et che noi di tale fazenda non habiamo altro richiamo. Cremone, primo novembris 1451.
Cichus.