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123. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate ordinarie 1451 giugno 28 Lodi

Francesco Sforza ordina ai Maestri delle entrate ordinarie di far avere quanto spetta all'affine ducale Lancillotto Del Maino della provvigione annuale di duecento ducati d'oro sulle entrate di Pavia. In seguito, dall'anno successivo, avrà la provvigione sulle entrate di Vigevano, Cremona, Pavia e Piacenza, o in quello di detti luoghi dove loro parerà meglio, ripartendola in quattro versamenti.

Magistris intractarum ordinariarum.
Nuy havemo deputato et ordinato la provisione annuale de ducati 200 d'oro al spectabile misser Lancilocto del Mayno, nostro affine, cossì per tenore dela presente glila deputamo, ordinamo et assignamo, la quale previsione intendemo comenzi in del presente mese de zugno et dura ad nostri beneplacitum. Pertanto volemo debbiati provedere che esso domino Lancilocto possa valersi dela dicta provisione, assignandoli quelli dinari gli tochano per tuto questo anno 1451 dela dicta provisione suso le intracte nostre de Pavia, in su le imbotade e altre intracte, perché cossi ne ha pregato. Per lo advenire poy, cioè dal presente anno inanzi, volemo gli assignati la dicta soa provisione suso le intracte de Viglevano, de Cremona, Pavia et Piasenza, o dove meglio vi parerà de dicti luochi, per modo possa valersene, ordinando che dela provisione gli sia resposto in quattro termini competenti, como ve parerà. Data Laude, xxviii iunii MCCCCLprimo.
Cichus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.