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1235. Francesco Sforza a Gaspare da Vimercate 1451 ottobre 31 Cremona.

Francesco Sforza informa Gaspare da Vimercate dell'intenzione di assalire il cardinale Andegavense da parte di suoi uomini. Non intendendo tollerare questo, invia nell'Alessandrino il fratello Corrado con il compito di indagare e di punire i colpevoli.

[ 291v] Comiti Gaspari de Vicomercato.
Delli cativi portamenti fanno li toi in Alexandrina non te lo scrivemo, sappendo nuy che tu ne sey informato; se non che fra le altre cose, te avisamo che novamente li toi là haveano deliberato de assaltare el reverendissimo monsignore cardinale Andegavense, quale è passato per il territorio nostro, se non gli fosse stato remediato per alchuni quali non volsero consentire; che quanto fosse stato honore ad noy et ad ti, lo lassamo considerare ad ti. Et perché noy ne rendimo certissimi questi loro cativi modi debiano dispiacere non mancho ad ti che ad noy et che siano contra la voluntà toa, te advisamo che, deliberando messer Liberio, nostro locotenente de Alexandria, andare de presente ad casa soa per vedere li facti soy, nuy mandiamo là in quella parte Conrado, nostro fratello, al quale havimo commisso debia investigare et castigare quelli se sono portati mancho che honestamente nel passato et se portarano nel advenire, perché deliberamo li cativi et malfactori siano puniti. De questo te havimo voluto advisare ad ciò possi de novo admonire quelli che, essendone castigato qualchuno, non possi dire che noy non te habiamo advisato. Bemchè, como havimo dicto, ne rendemo più che certissimi che li tristi loro deportamenti tanto recreschano et siano in dispiacere ad ti como ad noy et anchora più. Cremone, ultimo octobris 1451.
Cichus.