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1240. Francesco Sforza a Ludovico da Bologna 1451 ottobre 31 Cremona.

Francesco Sforza ricorda a Ludovico da Bologna che gli uomini di Viguzzolo e località vicine devono ai soldati secondo quanto disposto dagli ordini ducali. Vuolo che si informi su quanto Giorgio Ungaro doveva a Lancillotto, cancelliere del Colleoni come pure della vendita dell'altro ronzino di Giorgio Ungaro.

[ 292v] Ludovico de Bononia.
Respondendo ale toe littere de dì xxi del presente, dicemo et, primo, ala parte de quilli da Vigozolo qualli non voleno fare el debito ali nostri soldati, ma ad lo loro modo, et similiter fanno li vicini circonstanti, guardando ad loro, che ne maravigliamo de questo et volimo che provedi che et quilli da Vigozozolo et ogniuno altro faza el debito ad li nostri soldati, segondo li nostri ordini et non al loro modo. Alla parte del carro, volimo che ogniuno paghi la rata soa et sia ch'el se voglia. El cavallo, qual ne scrivi haverne mandato per Alberto cavallaro, lo havemo havuto. Del roncino et arme de Zorzo Ungaro qual hay dato ad Lancellotto, cancellero de Bartholomeo Colione, per ducati xxvi te dixi doveva havere da luy, te avisamo che esso Zorzo ha dicto che non gli ne doveva dare non ma v, cioè 5, siché curaray de intendere molto bene questo facto et poy ne avisaray chiaramente. Ala parte del'altro roncino dici te bisogne vendere per spesa et promessa de deci ducati hay facto per lo dicto Zorzo, dicemo che ne avisi molto bene che spese sonno et perché casone le hay facto. Et cossì dela promessa de dicti deci ducati. Dela lista ne hay mandata restamo avisati, avisandote che'l predicto roncino, vorresti per ti, lo vogliamo per nuy. Cremone, ultimo octobris 1451.
Cichus.