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1258. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi [1451] novembre 2 Cremona.

Francesco Sforza vuole che il luogotenente di Lodi reperisca in prestito tante botti quante bastino per contenere tanto vino quanto è quello che farà trasportare con ottanta carri. Le botti dovranno essere sistemate nella cantina della casa di abitazione del duca.

Locuntenenti Laude.
Perché facimo condurre in quella nostra cità alcuna bona quantità de vino fino al numero de octanta carra, al presente, et perché ne mancha le botte per governare dicto vino, volimo che tu faci cerchare per tucta quella nostra cità et vedi modo de trovare tante botte im prestito dele più grande se poterà trovare, che tengano dicta quantità de otanta carra, le quale botte faray consignare ad Gabriello da Cremona, nostro factore, quale è lì, che le facia governare in la caneva dela casa dove è la nostra habitatione. Et questo fati presto, perché havimo mandato per far [condure] dicto vino, quale sarrà lì (a) conducto presto. Et fati che le [botte] siano aconze como degono stare, che non si gli habia ad fare altro [se] non ad mettergli dentro lo vino. Data Cremone, die ii novembris [1451].

(a) in interlinea.