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128. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi e Stefano Zaccaria 1451 luglio 2 Cremona

Francesco Sforza rimprovera Angelo da Caposilvi e Stefano Zaccaria di avere spostato il frumento fatto condurre da Reggio Emilia togliendone cinquecento staia. Li informa che con questo atto hanno sconvolto il suo disegno, che consisteva nel fornire il frumento ai soldati. Ordina loro di non far muovere le dette staia.

Angelo de Caposelvis et Stefanino de Zachariis.
Ne maravigliamo et anche dolimo de vuy che senza nostra licentia et consentimento habiati mosto el formento facimo condure da Rezo, tolendone, como siamo informati, stara 500, avisandove che haveti guasto ogni nostro ordine et designo haveriamo facto de dicto formento, el quale haveriamo assignato già più de uno mese ale nostre gente, ale quale non le poteremo darlo, havendolo vuy tolto. Per la quale cosa ve dicimo cossì che da mò inanti non faciati simile inconveniente, perché ce turbaressemo cum vuy et volimo che non lassati movere dicta stara 500 per voy tolta, anzi la tegnati cossì fina tanto che scrivemo noy lì a Casalmaior. Cremone, ii iulii 1451.
Cichus.