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13. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1451 giugno 10 Milano

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi di avere appreso con piacere della convalescenza della città. Lo informa che manderà il cancelliere ducale Andrea da Foligno per evitare che si taglino le biade. Con lui si intenderà anche sul trasporto di biade in terra veneziana e gli fa sapere di avere ammonito i Sanseverino perché costringano quelli di Pandino ad attenersi agli ordini circa la conduzione delle biade.

Locuntenenti Laude.
Ne piace, respondendo alle toe lettere, che quella nostra cità sia in bona convalescentia et de questo ne prehendimo tanto piacere quanto de veruna altra cosa, ma bisogna che in questo usi ogni diligentia per conservarla in essa, de che molto te caricamo et strenzimo. Alla parte delle biade che non siano tagliate et de providere che per questo scandalo non segua, mandiamo dellà ser Andrea da Foligno, nostro canzellero, per questa casone et aciò proveda alli inconvenienti, con el quale te haveray ad intendere. Delle biave che se conducano in terre de veneciani non dicimo altro de presente, se non che havemo admonito li san severineschi provedino che quelli da Pandino staghino in li termini soy et se guardino da condurre via le dicte biade: et cossì crediamo farano. Nondimeno sta su lo aviso et, conducendossene più, dane noticia. Delli advisi quali ne hay dati te commendiamo et cossì vogli fare per l'avenire. Mediolani, x iunii 1451.
Cichus.