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137. Francesco Sforza a Gaspare Vimercate e Antonio Trivulzio 1451 luglio 2 Cremona

Francesco Sforza scrive al conte Gaspare Vimercate e ad Antonio Trivulzio di dare al conduttiero ducale Giovanni Della Noce quattrocento ducati, oltre i trecento che Andrea Birago ha disposto che per ordine del duca gli siano accordati. Lo Sforza vuole pertanto che si assegnino a Giovanni tanti uomini da poter avere detti quattrocento ducati.

Comiti Gaspari de Vicomerchato et Antonio de Trivultio.
Volimo che al spectabile messer Iohanne dalla Noce, nostro conductero, delli denari delle subventione faciati dare ducati 400 delli nostri, oltra quelli 300 ducati ha ordinato Andrea da Birago per impositione nostra li siano dati. Quare ve confortimo et ve scrivimo che gli faciati assignacione de tali homini che esso messer Iohanne habia dicti ducati 400 di nostri più presto se possa et, acioché sappiati [ 40v] meglio quali se gli possano assegnare, ve mandiamo descripti in la inclusa cedula alchuni i quali siano assignati per lo dicto Andrea al magnifico Bartolomeo Cogliono. Bem ne piace et pare che al dicto messer Iohanne per parte de satisfacione de questi denari sia assignato Ambrosio de Alzà per ducati cento ch'el resta ad dare della subvencione ch'el fa oltre li 300 ducati, deli quali e l'è d'acordio cum lo dicto misser Iohanne, segondo che ha ordinato Andrea, ut supra. Cremone, ii iulii 1451.
Cichus.

Nomina assignatorum Bartolameo Cogliono.

Iohannes Ratalus,
Antonius et Stefanus de Biliis,
Guielminus de Marliano,
magnificus Iacobus Uxela,
Donatus della Croce,
Iacobus de Biliis,
reverendus dominus archiepiscopus Mediolanensis (1),
Stefaninus Taverna.


(1) Si tratta dell'arcivescovo Giovanni Visconti (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 796).