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144. Francesco Sforza al podestà di Pellegrino Parmense [Laciosio da Forlì] 1451 luglio 5 Cremona

Francesco Sforza ordina al podestà di Pellegrino Parmense di alloggiare novanta cavalli. Se il Colleoni non avesse i sessantaquattro cavalli preventivati ma le boche, l'avverte che computerà tre bocche per ogni cavallo.

[ 42v] Potestati Pellegrini (1).
Teneray modo et via allogiare vintinove cavalli de quelli de Iohanne da Sipione, sexanta quatro de quelli del magnifico Bartolameo Coliono et seti de quelli de Francesco de Trivi, non computando in questi quelli tocano ad Spechio, che sono cavalli tredici. Et se quelli del magnifico Bartolameo non havessi tanti cavalli et havesseno le boche, gli provederay segondo l'ordini ad ragione de tre boche per cavallo et cossì gli faray respondere alogiandoli et provedendoli segondo l'ordini, remossa ogni cagione et exceptione, se haveti caro fare cosa ne piaza. Cremone, v iulii 1451.
Iohannes.


(1) Identificato come Laciosio da Forlì (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 481).