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166. Francesco Sforza al podestà [Gerardo da Alzate], al comune e alla comunità di Castelnuovo Bocca d'Adda 1451 luglio 8 Casalmaggiore

Francesco Sforza si compiace con il podestà, il comune e gli uomini di Castelnuovo Bocca d'Adda per la disponibilità a contribuire alla risistemazione del ponte di Pizzighettone. Prestino, perciò, quando richiesti da Giovanni Caimi e Giovanni da Milano, incaricati di rimettere a posto il ponte, ogni aiuto. Per l'intervento il duca li esonera dal contribuire per il ponte di Cremona.

Potestati (1), communi, hominibus Castrinovi Bucce Abdue.
Havendove facto rechiedere ad contribuire ala retencione del ponte de Pizghettone, vi commendiamo dela risposta havite facta in volere voluntera fare la parte vostra. Et perché, como sapete, dicto ponte è guasto et è più che necessario sia raconzo, volimo che ad rechiesta de Zohanne Caymo et Zohanne da Milano, quali hano la cura de farlo raconzare, li fazati tucto quello adiuto vi sia possibile cum celerità. Ceterum, perché sentimo voi dubitare d'essere agravati etiam (a) al contribuire del ponte de Cremona, dicemo che per questa volta, facendo voi quello poterite al ponte de Pizghetone, non volimo siati agravati ad quello da Cremona, siché attendite pur a quello, che de questo non vi lassarimo dare impazo alcuno. Ex Casalemaiori, viii iulii 1451.
Cichus (b).


(a) Da cum a etiam in interlinea.
(b) Alla lettera era allegato l'originale della missiva n. 167.

(1) Identificato come Gerardo da Alzate (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 451).