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19. Francesco Sforza al capitano di Cotignola 1451 giugno 12 Milano

Francesco Sforza scrive al capitano di Cotignola di cercare di risolvere la causa tra Giacomina Attendoli e Agnese Berardi, perché essa sta molto a cuore alla madre del duca: cerchi di venirne a capo per via di composizione o di ragione. Ha inteso, poi, della lite tra i Magnani e i Bonazzi: faccia di tutto per pacificarli.

[ 11v] Capitaneo Cotignole (1).
Devi essere informato della differentia et causa vertissce fra donna Iacomina delly Atendoly et Agnexe delli Berardi de quella terra. Et perché la magnifica madonna nostra madre (2) haveria molto ad core se quietasse dicta differentia, quale ne l'à mandata ad recommandare caldamente, pertanto vi confortiamo vogliati soprasedere (a) nella dicta causa; poy, o per via de compositione, se è possibile, o per via de rasone non potendose fare altramente, provedi per modo che né l'una né l'altra posso debitamente condolerse de ti. Ulterius intendimo la lite vertisse fra li Magnani et li Bonazi de quella terra, la qual cosa è ad nuy molestissima, perché vorissimo ogniuno atendesse ad ben vivere et fossero unite et benivoli insieme, como debitamente deveriano fare. Pertanto te caricamo usi ogni tua dilligentia in pacificicarly (b) et amicarly insieme, siché non seguisce scandolo, certificandoti che non porisse fare cosa più ne piacesse. Mediolani, die xii iunii 1451.
Iohannes.


(a) In A soprasedere con re depennato.
(b) Così in A.

(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 588, ma dal 1463).
(2) Lucia da Torsano.