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212. Francesco Sforza all'arcivescovo di Milano [Giovanni Visconti] 1451 luglio 17 Cremona

Francesco Sforza fa avere all'arcivescovo di Milano la copia di una messa mandatagli da Ferrara da Antonio da Trezzo. È una messa dall'efficacia portentosa: l'anno precedente, quando si incominciò a celebrarla, nella città emiliana cessò la peste.

[ 56r ] Reverendissimo archiepiscopo Mediolani (1).
Antonio de Tricio, nostro cancellero, quale fa residentia presso lo illustre signore misser lo marchese de Ferrara, ne ha mandato una messa, dela quale ve mandiamo la copia qui inclusa, et dice essere de tale virtute che l'anno passato, quando se incommenzò a celebrare in la dicta cità, cessò la peste, como etiandio vederite per una parte dela soa lettera similmente introclusa. Pertanto confortiamo et pregamo la signoria vostra gli piacia vedere et studiare la dicta messa et poy, parendogli de farla celebrare, faccia come gli parirà. Data Cremone, die xvii iulii 1451.
Iohannes.


(1) Si tratta dell'arcivescovo Giovanni Visconti (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 796).