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232. Francesco Sforza ai Dieci di Balia di Firenze 1451 luglio 19 Cremona

Francesco Sforza chiede ai Dieci di Balia di Firenze di voler saldare la rimanenza di quanto è dovuto al marchese di Mantova per il servizio passato.

Decem Balie communis Florentie, et cetera.
Magnifici et potentes domini, altre fiade recommandassemo strectamente ale magnificentie vostre lo illustre signor marchese de Mantua (1) et quelle pregassemo che ad nostra complacentia gli piacesse provedere ala satisfatione soa de quello resta havere del suo servito passato. Et perché desideramo ogni dì più ch'el prefato signor marchese consegua el devere suo per potersi aiutare deli soi bisogni et mettersi impuncto, como è il desiderio vostro et nostro, lo recommandiamo de novo ad esse vostre magnificentie et quelle pregamo con quanta mazore instantia possiamo gli piaza provedere ala satisfatione del prefato signor marchese con ogni celerità possibile, certificando esse vostre magnificentie che questa serà una utile spesa, perché (a) tucta se consumarà in beneficio de quello stato et del nostro. Et per tale satisfatione noi etiandio ne pigliaremo singularissimo piacere et contentamento, quale havimo caro et ogni bene et comodo del prefato signor marchese como el nostro proprio. Cremone, xviiii iulii 1451.
Cichus.


(a) Segue tucta in interlinea.

(1) Ludovico Gonzaga.