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247. Francesco Sforza al Consiglio di giustizia 1451 luglio 21 Cremona

Francesco Sforza scrive ai membri del Consiglio di giustizia che l'uomo d'arme ducale Daniele da Palude, che ha una vertenza con Giacomo Bigli, si è portato secondo il consiglio di detti membri da lui per avere un parere: il duca risponde di essere della stessa opinione dei membri del Consiglio, ossia che Daniele si accordi con Giacomo.

Dominis de Consilio nostro iustitie.
Daniel da Palude, nostro homo d'arme, è venuto qua da noy et ne dice che l'haviti consigliato che debbi prendere acordio con Iacomo Biglia per la differentia che vertisse fra loro et che nondimancho ne devesse sopra ciò havere el nostro parere. Al qual nuy havimo resposto el parere nostro essere quello che pare ad vuy. Et cussì mò ritorna là per fare quanto li consigliariti, ma bene ve dicimo che l'habiate per ricommandato in essa causa et debbiati operare per luy etiandio per modo che conosca queste nostre essergli state favorevele. Data Cremone, die xxi iulii 1451.
Iohannes.