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250. Francesco Sforza a Borso d'Este 1451 luglio 21 Cremona

Francesco Sforza scrive al marchese Borso d'Este che, dandosi una sentenza contro i gentiluomini di Correggio, che hanno una vertenza con Luchina Dal Verme, accettino la decisione così come egli farà con Luchina Dal Verme in caso di sentenza a lei contraria.

Domino Borsio, marchioni estensi.
Acioché la causa et differentia vertente tra la magnifica madonna Luchina dal Verme per una parte et gli zentili homini da Correza per l'altra, dela quale la vostra excellentia ne fece commissione, habia debito fine et post la sententia data le parte stiano ne termini loro et qualunca d'esse cognosca et goda pacifice quello serà giudicato suo, confortamo et pregamo la signoria vostra che, venendo la sententia per madonna Luchina, voglia confortare et monire quelli da Correzo ad acquiescergli et lassare la posessione pacifice a madonna Luchina et noy farimo el simile a madonna Luchina venendo la sententia contra lei. Cremone, xxi iulii 1451.
Cichus.