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258. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi 1451 luglio 21 Cremona

Francesco Sforza informa Angelo da Caposilvi che gli manda Giovanni Angelelli da Bologna per fare l'inventario dei beni di alcuni di Casalmaggiore. Gli vieta di compiere distribuzioni senza che il duca lo sappia. Vuole innanzi tutto che Giovanni sia soddisfatto delle spese e di quanto gli spetta, come pure i notai che hanno redatto gli atti del processo.

[ 65v] Angelo de Caposillo.
Mandiamo là messer Iohanni de Angelelli per fare la descriptione deli bemi mobile e immobili (a) de questi da Casalmaore quali se trovano in colpa, al quale habiamo commesso che se trovi una cum techo ad fare dicta descriptione. Pertanto trovaritevi asseme ad farla et per modo che niente vada in sinistro, prestando ad luy circha ciò quello favore li bisognarà né distribuendo via niente senza nostra conscientia, perché intendemo che primitus sia sopra dicti beni satisfacto dele expese et debito suo messer Iohanni predicto et li altri notari hanno menate le scripture del processo, como è debito et raxonevole. Data Cremone, xxi iulii 1451.
Andreas Fulgineus.


(a) In interlinea deli bemi mobile et immobili.