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265. Francesco Sforza a Ventura da Montesicardo 1451 luglio 22 Cremona

Francesco Sforza ordina a Ventura da Montesicario, luogotenente di Lodi, di non fare novità alcuna nella causa del locale ospedale della Caratina senza il consenso del vescovo Antonio Bernieri, come è stato a lui detto dal Consiglio ducale.

Ser Venturo de Monte Sicario, locuntenenti Laude.
Volimo che tu ordini et provedi che in la causa delo hospitale dela Caratina de quella nostra città non se innovi né faza cosa alchuna si non quanto vorrà el reverendo monsignore el vescovo de Lode (1) per commissione per commissione (a) a luy facta per lo nostro Consilio. Subsequenter provedi che non sia veruna persona o soldato o fante a pede o balestrero che movi né straporti biava né veruna altra cosa del dicto hospitale, anzi se remetti a monsignore predicto ogni cosa. Fa adoncha quanto havimo decto con effecto. Cremone, xxii iulii 1451.
Cichus.


(a) Così A.

(1) Si tratta del vescovo Antonio Bernieri (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 794).