Registro n. 6 precedente | 277 di 1271 | successivo

277. Francesco Sforza al commissario di Parma [Battista Sabelleschi da Norcia] 1451 luglio 22 Cremona

Francesco Sforza esprime al commissario di Parma la sua sorpresa per quanto erroneamente gli ha riferito il suo cancelliere. Vuole che gli si mandino subito i cavalli, i muli e ogni altro bene appartenuti al defunto Francesco da Bologna.

[ 69v] Commissario Parme (1).
Visto quanto haviti scripto a Cicho, nostro secretario, circha li cavalli et muli de Francisco da Bolongna, dicimo che molto maraviglamose del canceliero vostro, che vi habbia facto tale ambasiata, perché nuy gli facissimo dire che per parte nostra vi dicesse ne devesti mandare li dicti cavalli et muli et non già che li dovesti tenere per finché nuy li mandarissimo a torre. Pertanto vi dicimo che, recevuta questa, ne debbiati subito mandare dicti cavalli et muli et ogni altra robba che fusse del dicto Francisco, avisandovi che per la ligata (2) nuy scrivimo a Lancilotto, nostro cancellero (3), che vi manda incontinente el cavallo che ha presso luy, quale similmente mandaritilo qua da nuy. Ala parte delli creditory, nuy dicimo che se trovaranno tante delle robbe d'esso Francesco che se pagaranno dicti creditory. Data Cremone, die xxii iulii 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Battista Sabelleschi da Norcia (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 457).
(2) Alla missiva è allegata la lettera n. 276.
(3) Lancillotto da Figino.