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28. Francesco Sforza a Folignate da Perugia 1451 giugno 12 Milano

Francesco Sforza scrive a Folignate da Perugia di rilasciare Antonio Banzolo, detenuto nel castello di Pizzighettone, non appena avrà notizia dal podestà di Fiorenzuola d'Arda che ha dato garanzia di trecento ducati di non uscire dallo Stato sforzesco.

Fulignato de Peruxio.
Per compiacere al spectabile cavalero condutero nostro misser Iacomazo da Salerno, quale ne ha facto grande instantia per la liberatione de Antonio Banzolo, destinuto in quella nostra rocha, siamo contenti et volimo che, quam plurimum sarray avisato dal nostro podestà de Fiorenzola (1) ch'el habbia tolto ydonea sigurtà da luy de trecento ducati ch'el non andarà sul tereno de venetiani nì tenterà nì in dicty nì in facty cosa alcuna contra de nuy et del stato nostro, tu lo relaxi liberamente de presone. Data Mediolani, die xii iunii 1451.
Quantunca dicemo de sopra ch'el non vada nel tereno de venetiani, nondimeno volimo che la sigurtà dicha ch'el non andarà fuora del tereno nostro. Data ut supra.
Cichus.


(1) Identificato come Simone Benedetti da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 504).