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283. Francesco Sforza ad Antonio Trivulzio 1451 luglio 23 Cremona

Francesco Sforza scrive ad Antonio Trivulzio di non poter assecondare la sua richiesta di canonicati, perché sono già stati promessi a Luigi Bossi. L'assicura che il primo beneficio disponibile la cui entrata ammonti a cento fiorini sarà riservato a lui.

Antonio de Triultio.
Nuy havimo inteso una rechiesta quale ne ha facta Francesco Malecta de alcuni canonichati quali mò vacavano: al che respondendote, dicimo che nuy te havirissimo compiaciuto voluntiera, ma quilli ne ha rechesti misser Auluisino Bosso in absentia d'esso Francisco, al quale glile havimo promesse. Ma ben te havisiamo che remanemo cotenti (a) de darti el primo che haverà a macare (a) o duy che ascenda alla intrata de cento fiorini, siché staray sopra ciò atento et quam primum acaderà vachare dicto canonicato subito ne farray per le tue lettere avisato, perché alora te providirimo. Data ut supra.
Cichus.


(a) Così in A.