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287. Francesco Sforza al capitano della Martesana [Pietro Paolo Pontani da Spoleto] 1451 luglio 23 Cremona

Francesco Sforza scrive al capitano della Martesana di trovarsi con Trasino Dal Canale, abate dell'abbazia di Civate, e fare in modo di avere da lui i venti ducati promessi a Marino de Vultorino.

[ 71v] Capitaneo Martesane (1).
Altre volte, quando noy fessimo restituire la abbacia de Chieva (2) ad don Trasino della Canale, ad nostra instantia et in nostra presentia el dicto don Trasino fo contento et promisse de dare a don Marino de Vultorino, quale, como sappeti, era iconumo alla dicta abacia, ducati xx, quali ne credevamo havesse avuti. Mò de novo è venuto da noy el dicto don Marino et ne dice non ha may havuto li dicti denari, de che ne siamo maravigliati et reputamo sia nostro manchamento, considerato ch'el dicto don Marino domandava ducati L et ad nostra instantia fo contento de xx. Il perché de novo gli scrivemo per dicta casone et ch'el debba dare li denari in vostre mano. Pertanto volimo debiati essere col dicto messer l'abbate, quale intendimo è nel monte de Brianza, et operare per modo habiati li dicti denari. Cremone, xxiii iulii 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Pietro Paolo Pontani da Spoleto (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 203).
(2) Si tratta dell'abbazia di San Pietro.