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322. Francesco Sforza all'arcivescovo di Milano 1451 luglio 26 Cremona

Francesco Sforza chiede all'arcivescovo di Milano di voler pagare i 500 ducati che ha promesso, destinati a Bartolomeo Colleoni.

[ 79v] Archiepiscopo Mediolani.
Como sa la signoria vostra de quelli ducati cinquecento resta la signoria vostra ad exbursare per la subvencione et cetera, ne fui facta assignacione al magnifico Bartholomeo Coleone cum certi altri debitori, aciò fosse satisfacto de certi denari li dovemo dare; et credevamo già li havesse avuti. Ma a questa sua venuta qui habiamo inteso ch'el non ha havuti questi, né l'altri, che molto n'è rincresuto, maxime per lo danno qual nuy ne sopportamo. Pertanto pregamo et confortamo la signoria vostra che per bene et contentamento (a) nostro vi piaza, senza alcuna tardanza, fare ch'el prefato Bartholomeo habia dicti ducati 500, perché ne fareti singularissimo piacere et bene. Cremone, xxvi iulii 1451.
Cichus.


(a) Segue vostro depennato.