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343. Francesco Sforza a Franchino Rusca 1451 luglio 29 Cremona

Francesco Sforza scrive a Franchino Rusca in merito ai Veneziani e ai loro timori. Che nelle terre non si vogliano ricevere estranei, il duca lo ritiene ovvio essendoci tanti luoghi infetti.

Comiti Franchino Rusche.
Veduto quello ne haveti scripto della informacione havuta da Filippo da Pozo et similmente quello ne haveti scripto vuy et quelli da San Severino de quelli non hanno vogliuto recevere in le terre et cetera, quanto alla prima parte, ch'el non è da dubitare de quello se contene in la dicta informacione, perché Veneciani non farano zà novità in quelle parte, immo più tosto sono dubitati che noy ce siamo mosti contra de loro. All'altra parte, dicimo che cadauno vive cum dubio de morire, et però, essendoci tanti lochi infecti como sono, non è maraviglia se hanno facta tale inhibicione. Cremone, die xxviiii iulii 1451.
Cichus.