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344. Francesco Sforza al podestà di Tortona 1451 luglio 29 Cremona

Francesco Sforza loda il podestà di Tortona che, nonostante il permesso di assentarsi, causa la peste, dalla città, rimane per porre freno alle continue ruberie.

[ 85r] Potestati Terdone.
Havimo inteso quanto tu ne scrivi circha la stantia gay sempre facta in la cità per obviare alle robarie et sconcità se fanno e dì e nocte, nonobstante che tu havisi da nuy licentia de potere absentarte per casione della peste; della qual cosa te rengratiamo et molto commendiamo confortandote et caricandote che, quanto più te sia possibile, vogli obviare alle robarie et scandali, intendendote sopra ciò cum il nostro commissario là. Delle altre cose che tu ne scrive, restiamo advisati. Data Cremone, die xxviiii iulii MCCCCLprimo.
Cichus.