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353. Francesco Sforza a Lancillotto da Figino 1451 luglio 30 Cremona

Francesco Sforza scrive a Lancillotto da Figino di provvedere altrove per l'alloggio di Francesco da Tiano, connestabile, e dei suoi uomini. Dà poi disposizioni in merito al pagamento della tassa dei soldati da parte degli uomini della Valle di Cavalera, rifiutata a Francesco.

Lanzalocto de Figino.
Havemo inteso quello ne hay scripto ti et etiandio ne ha scripto Franceso da Tiana, nostro conestabile, del suo essere venuto presso Parma et della renitentia deli homini de Vale di Cavaleri. Respondendo adunca, dicemo che al dicto Francesco et ali soi dei provedere de qualche lozamento altroe come te parerà meglio, et dal'altro canto dei astrenzere li homini dela dicta Vale a pagarli la taxa; et quando non lo vogliono fare, vede de havere in mane deci o dodeci deli dicti homini et non li lassi partire fin a tanto che gli haverano satisfacto perché intendimo che obediscano, o vogliono o non. Data Cremone, die xxx iulii 1451.
Cichus.