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369. Francesco Sforza a Donato da Milano 1451 agosto 2 Cremona

Francesco Sforza scrive a Donato da Milano di non molestare in la Vinzascha i pescatori del religioso Bartolomeo da Paternò. Se Donato ha qualcosa da rivendicare si rivolga ai Maestri delle entrate.

Donato de Mediolano.
El religioso homo domno Bartolameo da Paterno ne ha esposto, et cum querella, como tu gli molesti li soy piscatori in la Vinzascha et nel piscare del fiume de Adda, quale gli havemo dato et donato ad certo tempo como cosa nostra et della Camera nostra già bono tempo. Et così è nostra intencione (a) observargli quanto in nelle (b) nostre se contene et che golda pacificamente quello gli havimo donato, siché volimo in ciò non li dii né faci dare impazo et molestia alchuna; et se pretende havere o hay alchuna ragione, andaray dai nostri Magistri dele intrate a domandare ragione che te sarà ministrata. Cremone, ii augusti 1451.
Cichus.
In simili forma comiti Filippo Bonromeo et domino Iacomacio de Salerno. Data ut supra.
Cichus.


(a) et così è nostra intentione ripetuto.
(b) Così A.