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382. Francesco Sforza a Giacomo Antonio Marcello 1451 agosto 4 Cremona

Francesco Sforza scrive a Giacomo Antonio Marcello in merito alla restituzione dei cavalli del famiglio del conte Giacomo, trattenuti per recuperare un cavallo sotratto da Paolo Schiavo, della compagnia del predetto conte Giacomo, a un famiglio ducale.

Domino Iacobo Antonio Marcello.
Veduto quanto la vostra magnificencia ne ha scripto per la restitutione de quelli doy cavalli retenuti per li nostri ad questo famiglio del magnifico conte Iacomo, li respondemo che vero è che li dicti cavalli forono retenuti, maxime per rehavere uno cavallo fo tolto in li dì passati ad uno nostro famiglio, venendo dellà per soe facende, da uno Paulo Schiavo della compagnia del prefato conte Iacomo, per lo quale havendone più fiade scripto et mandato dal spectabile messer Nicolò da Canallo, quanto ne habbiamo possuto cavare si è ch'el scriveria al prefato conte et poy ce responderia: né resposta né cavallo habbiamo anchora hauta.Siché questo principio è venuto dellà et ad nuy è rencrescuto che ce sia stata data materia ad prosequire, nondimeno, avenga fosse stato rasonev[e]le aspectassemo primo la restitutione del nostro, tamen per adtribuirce maiore casone dal canto nostro et che ogni omo comprenda quale animo habbiamo de bene vicinare et etiam per contemplatione della magnificentia vostra habbiamo ordinato che li dicti duy cavalli siano restituiti et così se exequirà, sotto speranza ch'el nostro se restituischa et per questa casone scrivemo iterato et mandiamo questo nostro famiglio al prefato misser Nicolò, al quale piaciave scrivere anchora doy versi per la restitutione del dicto nostro cavallo et cum effecto se restituischa questa fiada, acciò altro inconveniente non habbia ad sequire per questa casone, et parendone seria bono scrivere al prefato conte Iacomo. Data Cremone, die iiii augusti 1451.
Andreas Fulgineus.