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403. Francesco Sforza al podestà di Parma 1451 agosto 6 Cremona

Francesco Sforza scrive al podestà di Parma circa Battistino, coinvolto nella morte di Francesco da Bologna. In merito alla faccenda di Gabriele da Lugorossi, lo convinca a restituire le biade rubate dal campo dei da Correggio; altrettanto faccia con Giberto da Correggio per la restituzione delle 4000 staia di grano sequestrate ai Parmensi; se non riuscisse in cị scriva a Pier Maria Rossi.

Potestati Parme.
Respondendo a quanto n'haveti scripto dicemo prima, che a quello Batistino che fo deli primi ala morte de Francesco da Bologna, debiate fare quello vole la rasone, ma guardati a farlo cosś honestamente ch'el non para ch'el se faza in tutto per questa casone acị che l'altri, qualli sonno in simile delicto, non habiano casone de pigliare umbreza. Ala parte dela deshonestà usata per Gabriele di Lugorosi et del sequestro facto per quilli da Correzo havemo inteso quello ne haveti scripto et quello ha scripto a vuy misser Giberto, et dicemo in poche parole che doveti servare ogni modo et via perch'el dicto Gabriel restituissa le biave tolte fora del campo et da poy instati [ 96v] et solicitati cum misser Giberto che revochi etiandio el sequestro facto dele biade Parmesani como dice de non volere fare. Et, se non possiti fare altramente contro el dicto Gabriele, scrivitene a Pedromaria Roso, al quale scrivemo etiandio nuy per l'aligata, che lo debia astrenze a fare la restitucione dele biade predicte. Et se esso Gabriel pretende rasone alcune in esse, volimo che non gli mancati de rasone. Cremone, vi augusti 1451.
Cichus.