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412. Francesco Sforza a Simonetto da Castropero 1451 agosto 6 Cremona

Francesco Sforza ringrazia Simonetto da Castropero per le espressioni di stima e fiducia che il duca, a sua volta, ricambia.

Comite Simonetto Castrii Perii, et cetera.
Havimo recevute le vostre lettere de dì xxviii de iulio proximo passato date a Fiorenza et inteso quanto la magnificencia vostra ne scrivi del'essere (a) firmato con quelli excellenti signori Fiorentini, et cetera; alle quale respondendo dicemo che molto ne piace perché quando seti con le signorie loro, reputiamo siati con noy et non havimo mancho caro ogni bene et honore vostro quanto el nostro medesimo perché ogni bene et cosa vostra la reputiamo nostra, como vuy posseti reputare et tenere per constante ogni cosa nostra essere vostra propria. Et dove la magnificencia vostra ne scrivi che ella et tutti quanti et l'homini d'arme della compagnia sua ha grande fede et speranza in noy, dicimo essa vostra fede et speranza non (b) essere invano, perché ve amamo noy perfectamente como fratello, et non è cosa quale podessimo per vuy, che gli redundasse in honore et bene suo et d'essa soa compagnia, che tutto non lo facessimo voluntera quanto per fratello che ce habiamo. Et perché questo lo conoschati al'effecto ve preghamo che confidentemente ne vogliati richiedere perché in tutto quanto poderimo noy ve sarimo propitii et favoreveli, quanto a noi medesmi, offerendosse sempre aparechiati. Cremone, vi augusti 1451.
Cichus.


(a) Segue aff depennato.
(b) Segue noy depennato.