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428. Francesco Sforza al capitano, ai massari, al procuratore e agli uomini di Cotignola 1451 agosto 9 Cremona

Francesco Sforza vieta al capitano, ai massari, al procuratore e agli uomini di Cotignola di portare frumento e biade a Venezia e fuori del territorio senza licenza ducale.

Capitaneo, massariis, procuratori et hominibus terre nostre Cotignole.
Havimo inteso che frumento et biave et in grande quantità de quello nostro luoco è portato ad Venesia et altri luochi fuora de quello nostro terreno, et cussì siamo contenti certamenti informati; la qual cosa non è ben facta ne è de intentione et voluntà nostra, anze ne despiace et rincresce. Sichè volimo et expresse vi dicimo debiati tenere, et cussì teneriti, modo, via che né frumento, né altra biava, de quale generatione sia, se porti fuora de quel terreno, senza licentia, et che nol sentiamo et sappiamo. Et questa è la nostra voluntà, la quale servariti. Data Cremone, die viiii augusti MCCCCLI.
Cichus.