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432. Francesco Sforza a Redulfo e Giulio da Varano da Camerino 1451 agosto 13 Cremona

Francesco Sforza chiede ai fratelli Redulfo e Giulio da Varano da Camerino di voler eleggere a podestà della loro città Ludovico di Bongiovanni da Fermo.

[ 102v] Domino Redulfo et Iulio de Varano, fratribus Camerini, et cetera.
Considerato quanto noy havimo continuamente havuto et havimo caro et accepto il nobile homo Ludovico de messer Boniohanne da Fermo per le soe singulare virtude et costumi etiamdio per la fede et devocione che luy et la casa soa ne ha portato già lungo tempo, haverissimo grande piacere de far cosa gli fosse grata, hinc est che, havendo luy gram desiderio essere ellecto et deputato al'officio della potestaria de quella vostra cità, preghamo et confortiamo esse vostre signorie che gli piaza, ad nostra contemplacione, ellegere lo dicto Ludovico in potestà d'essa cità per uno anno da venire da po' quello che de presenti se gli retrova, certificando le signorie vostre che esso Ludovico è tale persona che le signorie vostre meritamente de luy se poranno contentare bemchè, senza noy lo dicimo, credimo ne debiati esser informati; et ogni beneficio che luy receverà da vuy l'haverimo summamente grato et reputarimo che sia facto alla persona nostra propria. Et cossì ve preghamo che per satisfacione del'animo nostro ne vogliati dare resposta. Cremone, xiiii augusti 1451.
Cichus.