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433. Francesco Sforza a Lancillotto da Figino 1451 agosto 9 Cremona

Francesco Sforza ripete a Lancillotto da Figino di spostare gli uomini di Francesco da Tiano in montagna e quelli di Cristoforo Torelli sistemarli nelle terre di Cavalleri i cui abitanti, per il mese in corso, non paghano la tassa dei soldati, perché ad essa provvederanno gli uomini della montagna.

Lanzalotto de Figino.
Respondendote a quello ne scrivi nel facto de Francesco da Tiano, ce referimo a quello che per altre te havemo scripto, cioè che debbi mettere lo dicto Francesco et li suoy sopra la montagna ove solevano stare li homini d'arme del conte Christoforo Torello et lì fargli respondere la taxa et a quelli d'esso conte Christoforo dali homini dele terre di Cavalleri. Et perché dice che esso Francesco ha havuto la taxa del mese presente, volemo ch'el non ne habbia d'altra; volemo etiamdio che quelli da Cavalleri per lo presente mese non paghino altra taxa a quelli del conte Christoforo, ma l'habbiano da quelli della montagna et che da calende de septembre in anze se facia como è dicto, cioè che quelli della montagna paghino a Francesco, et quelli deli Cavalleri alli homini d'arme del conte Christoforo. Et quando essi homini fossene difficili a tale pagamento, como presupponi, fagli ogni provisione expediente et senza scandalo però, accioché lo faciano. Data Cremone, viiii augusti 1451.
Iohannes.