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454. Francesco Sforza a Matteo Attendoli detto Bolognino 1451 agosto 13 Pizzighettone

Francesco Sforza scrive a Matteo Attendoli detto Bolognino, castellano della fortezza di Pavia, di volere provvedere agli eccessi commessi dai provvisionati della cittadella di Novara, o facendo in modo che non commettano più simili atti o sostituendoli con altri.

[ 108r] Bolognino de Atendolis, comi[ti] Sancti Angeli et castellano castri nostri Papie.
Tante sonno le lamente havimo ogni [dì] delli provisionati stano in la nostra citadella de Novara et tancti inconvenienti cometteno che da veruno altro loco may non havissimo tanti; et acioché tu intendi parte delli suy portamenti, te mandiamo, qui inclusa una lettera per la quale cognosciray quanto sia el bisongno de remediarli. Perché adoncha non intervenisse scandolo alcuno periculoso, del quale nuy e ti postea ne potissimo dolere, te carichamo et volimo che aut tu gli provedi in modo che se abstengano da simili excessi, aut che gli rimovi et mandi del'altri più componuti in loco de quilli. Et lecta et intesa la dicta lettera introclusa, remandacela indreto, non facendo altra mentione d'essa a persona che sia. Data Pizleonis, xiii augusti 1451.
Cichus.