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487. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 agosto 17 Lodi

Francesco Sforza sollecita il Regolatore e i Maestri delle entrate a dare denaro e cose di cui necessita suo fratello Giovanni; chiede inoltre che ogni due giorni uno di loro vada a fargli visita. Ordina che venga dato al fratello quello citonino o damaschino che richiede per fare due zupponi per sé.

[ 114v] Regulatori et Magistris intratarum.
Bemché non fosse necessario scrivervi questo, considerato l'ordine et commandamento haveti da noy che ad Iohanne, nostro fratello, non lassati manchare cosa alchuna, tamen ad satisfacione nostra ve havimo voluto scrivervi questa, confortandovi de novo che non gli lassati manchare denari nì cosa alchuna, ordinando in modo che non gli bisogni mendicare. Et ad ciò luy possa havere delle cose gli bisognano, volimo ordinati fra vuy che ogni duy dì uno de vuy lo vada ad visitare et confortare et vedere quello gli bisogni. et in questo non fati exceptione né manchamento. Et ulterius volimo gli faciati dare quello citonino o dalmaschino ve richiederà per farse doy zupponi per luy. Et non manchi, perché cossì è la voluntà nostra. Laude, xvii augusti 1451.
Cichus.