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506. Francesco Sforza al referendario di Pavia, a Gracino da Pescarolo e al tesoriere di Pavia 1451 agosto 18 Lodi

Francesco Sforza ordina al referendario di Pavia, a Gracino di Pescarolo e al tesoriere del luogo di far avere a Moreto da Sannazzaro la sua provvigione, anche senza le bollette che, a causa della peste, non riesce avere.

Referendario Papie, Gracino de Piscarolo et thexaurario ibidem.
El spectabile misser Moreto da San Nazaro ne ha facto dire ch'el non pò conseguire la provisione soa per defecto dela bolleta ch'el non pò havere in Milano per condicione dela peste vigente in quella cità, et supplica vogliamo scrivere opportunamente et in modo venga a conseguire lo dovere suo. Pertanto siamo contenti et volimo gli faciati satisfare et satisfati, ti thexorero, interamente dela dicta provisione così del tempo passato como del'avenire, non obstante le dicte bollete non siano facte, perché verrà tempo se potrà fare. Laude, ut supra.
Cichus.