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510. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1451 agosto 19 Lodi

Francesco Sforza vuole che il luogotenente di Alessandria esprima a Carozzo Spinola il suo disappunto per quanto impropriamente gli ha riferito di Guglielmo da Monferrato. Poi, avuta la risposta di Carozzo, gli faccia sapere.

Locuntenenti Alexandrie.
Dilecte noster, respondendo ad la vostra lettera continente la venuta lì da vuy de Carrozo Spinola, dicemo, havendo inteso quanto esso Carrozo ve dixe deli facti del signore Guielmo de Monferrà, che vuy possete mandare per lo dicto Carrozo ch'el venga fin lì a parlarvi, et quando el sia venuto li porrete dire queste parole formale: "Carrozo havendome voy dicto nelli zorni passati quelle parole che dicesti sopra li facti del signor Guielmo, li ho facto suso pensiero. Advenga che ancora non ne habia dato adviso alchuno al signore, perché prima scriva cosa alcuna ala signoria soa de questo facto, vorria pur sentire più inanzi. Pertanto io voria sapere da vuy se le parole che me movesti l'altro dì del dicto signor Guielmo, procedeno da luy proprio o da vuy, perché quando io sappia questa chiareza, saprò meglio quel che ho ad scrivere." Et poy, secondo la resposta che dicto Carrozo ve farà, cossì ne advisariti. Data Laude, die xviiii augusti 1451.
Iohannes.