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516. Francesco Sforza al podestà di Novara 1451 agosto 20 Lodi

Francesco Sforza impone al podestà di Novara di rispettare le altrui giurisdizioni: Lancillotto Visconti denuncia che a Novara si amministri giustizia agli uomini di Pombia e di Varallo, cosa che non succedeva neanche ai tempi di Filippo Maria Visconti.

Potestati Novarie.
El spectabile domino Lanzilotto Vesconte ha mandato ad gravarse qui da noy che tu gli rompe le iurisdictioni soe in volere che li homini de Pombia et de Varalla vegnano ad rasone lì ad Novara, dicendo luy che a tempo del'illustrissimo signor duca passato non forono may consueti venire ad rasone lì ad Novara. Pertanto, essendo cossì, cioè che ad tempo del prefacto signore li dicti lochi non venessero ad rasone lì a Novara, como dice dicto messer Lanzalotto, volimo non gli debi inovare cosa alchuna, siché non sia in questo pezo tractato como era al tempo del prefacto signore passato. Laude, xx augusti 1451.
Cichus.