Registro n. 6 precedente | 543 di 1271 | successivo

543. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Credano 1451 agosto 22 Lodi

Francesco Sforza scrive ai consoli, al comune e agli uomini di Credano che deve rinnegare quanto ha detto a Giovanni Varolo in merito al pagamento del resto del sussidio da loro dovuto, perché aveva scordato che quei denari sono assegnati e non si possono revocare.

Consulibus, comuni et hominibus terre Credani.
Ali dì passati siando nuy a Cremona, segondo la rechesta ne fece Iohanne Varolo per parte vostra scripsimo ad miser Baptista dal Borgo, nostro commissario, che cercha quello resto del pagamento del subsidio haviti ad pagare, havesse advertentia, consciderate le vostre graveze et damni della tempesta, non recordandoci nuy che già quilli dinari sonno asignati et non se ponno revocare, (a) siché bisongna pur che vuy pagati, segondo la compositione già facta. Pagati adoncha senza alchuna altra exceptione, certifficandovi che per l'avenire, in le cose che meglio poterimo, ve compiaceremo volontiere. Data Laude, die xxii augusti 1451.
Cichus.


(a) revocare in interlinea su accordare depennato.