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548. Francesco Sforza a Galeotto Ratti 1451 agosto 22 Lodi

Francesco Sforza si compiace con Galeotto Ratti per l'impiccagione di un ladro e lo esorta a prendere altri provvedimenti simili.

Domino Galeotto Ratto.
Inteso quello ne scriveti de quello mal figliolo da Vaglia, quale haviti impichato per casone del furto facto, et cetera, dicimo che haviti facto molto bene et ve ne commendiamo, et se fariti cussė qualche fiade, trovariti che non appareranno tanti ladry quanti fanno. Data Laude, die xxii augusti MCCCCLI.
Cichus.