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580. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 agosto 28 Vigevano

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri delle entrate che il caneparo del sale di Lodi ha sborsato denari per il sale; il duca pertanto, perché il caneparo possa recuperare detti denari, lo ha confermato nel suo ufficio fino alle calende del gennaio 1452, pur dovendo egli decadere dall'incarico il prossimo settembre. Li avverte che, se in gennaio egli non avrà tutto il saldo di quanto gli spetta, continuerà in detto officio.

Regulatori et Magistris intratarum.
El caneparo del sale dela nostra cità de Lodi, como deveti havere inteso da Matheo di Iordani da Pesaro, ali dì passati exbursò certi dinari per bene de dicto sale. Pertanto, parendone honesta cosa che sapia dove et como retrare li suoy dinari, l'havemo confirmato nel suo officio per fin a calende de zenaro a venire, [ 134r] non obstante che le lettere del predicto suo officio non se extendano non ma per el mese de setembre proximo a venire. Siché non havendo altro da nuy, non li dareti altro impazo per fin al dicto tempo, avisandove ulterius che nostra intentione è che altro non sia posto al dicto suo officio, etiam passato calende de zenaro predicto, se prima esso caneparo non haverà retracto li dicti suoi dinari qualli exbursò, como è de sopra dicto. Viglevani, xxviii augusti 1451.
Cichus.