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592. Francesco Sforza a Benedetto Corti 1451 agosto 30 Vigevano

Francesco Sforza scrive a Benedetto Corti di aver appreso dalle sue lettere e da quelle di Manfredo Landi la cattura di coloro che hanno preso parte all'uccisione di Pietro da Cortona, e sollecita entrambi a prendere gli altri malfattori. Lo informa di aver scritto a Lorenzo da Corneto di recarsi da lui a Torsogno per prendere i delinquenti che si trovano là.

[ 136v] Benedicto de Curte.
Per le toe littere et per quelle del conte Manfredo da Lando, remanemo avisati pienamente de quanto è agitato in fare prendere quelli che sonno stati ala morte de maystro Petro da Cortona el che ne è molto piaciuto. Al che non dicemo altro se non che te carri(ca)mo et el prefato conte Manfredo al quale pariter scrivemo che ve debiati sforzare de havere l'altri malfactori nele mano. Et perché sii informato, te avisamo como nuy scrivemo a ser Laurenzo da Corneto che debia prima, havuta la informacione sopra ciò dal potestate di quella nostra cità et da te trasferirse a Torsognio per prenderi quilli malfactori sono là, como tu ne hay recordato. Et al'homini d'esso loco scrivemo circa ciò opportunamente siché venendo da te dicto ser Lorenzo li daray quella informacione te parirà circa quello habia a fare, ita che presto possa mandare ad execucione quanto è nostra voluntà. Viglevani, xxx augusti 1451.
Cichus.