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62. Francesco Sforza a Ghisalberto de Canepanova e ai nobili di Sparravarium 1451 giugno 18 Milano

Francesco sforza scrive al podestà di Pieve di Cairo e ai nobili di Sparravarium di non opporre alcun contrasto a che Gerardo, figlio di Guglielmo da Mentone, possa godere del prevostato di Sparvara e del beneficio della cappella di Santa Maria di Campocremato.

[ 22v] Potestati Carii (1) et nobilibus Sparravarii.
Non essendo nostra intentione che sia facto impedimento né contrasto alcuno in le rasone che ha messer Gerardo, figliolo de spectabile cavalero messer Guielmo da Mentone, in lo prevostato de Sparavara et capella de Sancta Maria de Campocremato, ymmo intendendo che le habia ad goldere et ad usofructuare pacificamente, vi commettiamo et volimo che lo debiate lassare goldere dicte prepositure et capella liberamente et pacificamente luy overo qualunque altro in suo nome, non inferendoli né lassandoli inferrie impedimento a né fargli novità alcuna, non obstante alcune nostre lettere quale fosseno in contrario, le quale per queste nostre revocamo. Data Mediolani, die xviii iunii MCCCCLprimo.
Cichus.


(a) Segue alcuno depennato.

(1) Identificato come Ghisalberto da Canepanova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 365).