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620. Francesco Sforza al podestà di Castellazzo 1451 settembre 4 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Castellazzo di liberare dal sequestro i frutti della commendaria di Castellazzo per la quale esiste una vertenza tra frate Pietro Inviziati e il commendatore di Genova.

Potestati Castellacii.
Nonobstante altre nostre lettere a te scripte per casone del sequestro quale te committissimo dovesti fare deli fructi della commandaria de quella nostra terra dal Castellazo, per la quale vertisse differentia fra domino frate Petro Inviciato et quello altro commandatore da Zenoa, per queste siamo contenti et te committiamo che, dandote bona et idonea securtà el prefacto domino fra Petro de paghare quelli fructi d'essa comandaria che sono sequestrati fina ad uno solo denaro, ogni volta che sia dechiarato, per cui specta la ragione d'essa commandaria non essere sua, liberamente et senza alchuna exceptione gli revochi et relassi dicto sequestro et questo dicimo per bono respecto. Laude, iiii setembris 1451.
Cichus.